Al giorno d’oggi e’ diventato un apparecchio indispensabile per il laboratorio odontotecnico.
Si utilizza principalmente per miscelare il gesso ed il rivestimento, alcuni hanno la possibilita’ di lavorare anche sui siliconi.
Quali sono i requisiti che deve avere questo strumento?
Per prima cosa deve essere provvisto di una pompa vuoto, meglio se a secco, in quanto non rilascia vapori di olio e non richiede praticamente alcuna manutenzione.
Il valore di vuoto all’interno della tazza deve attestarsi sui – 0,75/0,80 Bar
non oltre in quanto si potrebbe innescare il fenomeno dell’ebollizione del liquido anche a temperatura ambiente e cio’ sarebbe dannoso per la miscela.
E’ importante che disponga di varie misure di tazze differenti per lavorare correttamente sulle quantita’ richieste di prodotto.
Anche la forma della tazza ha la sua importanza, meglio evitare tazze con profilo squadrato difficili da pulire negli angoli e scegliere una tazza che abbia una raccordatura ampia tra fondo e parete verticale.
Le spatole devono essere ovviamente in acciaio inossidabile ed il contenitore e’ preferibile di materiale trasparente che lasci intravedere il livello interno del materiale.
La velocita’ di rotazione della spatola deve essere adeguata al tipo di materiale utilizzato, normalmente con 400 RPM circa si lavora bene sia il gesso che il rivestimento.
Molti apparecchi presenti sul mercato sono dotati di rotazione unidirezionale, cioe’ ruotano in un solo senso, mentre alcuni modelli piu’ evoluti sono provvisti di cicli di lavoro preimpostati. Questa caratteristica anche se non e’ indispensabile e’ sempre un aiuto per migliorare la miscelazione finale.
Nel nostro ultimo mixer MX5 abbiamo voluto inclinare l’asse di rotazione del miscelatore di 10 ° in modo da limitare ulteriormente l’effetto di deposito di materiale sul fondo della tazza. Questo accorgimento obbliga il materiale a spostarsi dal centro della tazza al bordo dove viene ripreso dalla spatola e rimesso in lavorazione.
Un accorgimento molto consigliato e’ quello di non utilizzare la stessa tazza con gesso e rivestimento ma di servirsi di 2 differenti tazze ognuna dedicata al suo materiale.